STRUMENTI PER ESSERE VINCENTI Psicologia della Gestalt e Analisi Transazionale

12.01.2018

Uno dei concetti fondamentali dell'Analisi Transazionale di E. Berne, è quello di copione di vita, secondo cui ogni persona ha scritto fin dalla nascita la storia della propria vita, con un principio, una parte centrale e una fine. Vi è una vera e propria trama principale e vi sono intrecci secondari. Si tratta di una decisione presa inconsapevolmente nell'infanzia e rinforzata dalle figure di attaccamento e dagli eventi successivi; questa decisione culmina in una scelta. La finalità di tale decisione è quella di adattarsi alla realtà circostante per garantirsi la sopravvivenza in un mondo talvolta percepito come ostile.

La matrice di copione

I copioni possono essere di tre tipi:

- Vincitori: si realizza l'obiettivo che ci si è prefissati

- Perdenti: non si raggiunge l'obiettivo dichiarato

- Banali: non si corrono rischi, si tira a campare giorno per giorno.

Il senso di perdente o vincente è accompagnato dalla sensazione di agio che accompagna il risultato, ad es. una persona può diventare ricchissima ma essere infelice perché il suo obiettivo è quello invece di vivere isolato dal mondo come un'eremita.

Ogni persona nasce con tutte le caratteristiche personali per vincere la vita, dove per vincente si intende essere autentici, credibili e saper vivere la vita essendo e conoscendo se stessi, in maniera autonoma, prendendo delle nuove decisioni (ridecisione). Chi è autentico non perde tempo a mettersi una maschera, recitare con sé e a manipolare gli altri, chi è autonomo è consapevole di sé, spontaneo, sa stare in intimità con sé e l'altro, senza sperimentare disagio o imbarazzo, utilizzando tutte le risorse a sua disposizione in maniera quindi funzionale ed efficace.

Quando secondo la terapia della Gestalt e dell'Analisi Transazionale si può definire una persona vincente? È vincente chi è consapevole, chi riesce a mettere insieme le sue parti frammentate, ad essere intimo e autentico. L'obbiettivo della terapia gestaltica è quella di permettere all'individuo di essere un tutto unico, di essere integrato, al fine di poter essere autosufficiente e di non aver bisogno di dipendere da niente e nessuno, ma avere come unico punto di riferimento e sostegno se stesso.

Triangolo di Kanizsa


Tra i metodi utilizzati da F. Perls per favorire la totalità della persona, rendendola consapevole delle sue parti frammentate e fornendole la possibilità di integrarle in un tutto unico e completo vi è quello del Role-playing che consiste nel chiedere al paziente di amplificare gesti e sintomi, di dare voce a fantasie nell'hic et nunc, di usare la prima persona (io), al fine di favorire l'assunzione delle proprie responsabilità. Il paziente agisce tutte le sue parti frammentate, interpretandole, facendole parlare. Come? Lo strumento principale è chiamato tecnica della sedia, nello specifico si parla di:

1. Sedia calda: è quella desinata al paziente che vuole lavorare su di sé, dove ad es. si possono far dialogare diverse parti di sé, la parte "triste" sulla sedia calda e la parte "arrabbiata" su quella vuota, facendo cambiare di volta in volta la sedia su cui stare a seconda della parte, del ruolo, che si vuole esprimere.

Il tutto sempre finalizzato a raggiungere la consapevolezza e integrazione di vari aspetti di sé.

2. Sedia vuota: collocata di fronte al paziente e su cui vengono proiettate le diverse parti di sé, ma su cui si possono immaginare anche altre persone con cui vi sono dinamiche irrisolte e problematiche, facendo emergere emozioni prima inespresse o di cui non si era consapevoli.

3. Terzo strumento è il sogno: Perls lo definisce come "la via maestra verso l'integrazione", ogni aspetto del sogno rappresenta una parte della persona, è fondamentale quindi rientrare in possesso di queste parti di sé dandogli forma; il sogno rivela un messaggio esistenziale che è possibile comprendere recitando i diversi aspetti del sogno, persone o cose che siano, e dandogli voce, parlando in prima persona, nel qui ed ora.

Magritte La Bataille De L'argonne

Queste tecniche gestaltiche consentono alla persona di raggiungere l'Insight, ovvero la consapevolezza di sé, di prendere coscienza di aspetti di cui prima non si era mai resa conto e poterli integrare per raggiungere l'autenticità, l'autosufficienza, il suo essere vincitore, di poter ridecidere, e smettere di essere in balia di eventi e aspetti in contrasto fra loro, superando quindi i conflitti interni e relazionali.

Dott.ssa Germana Verganti, psicologa-psicoterapeuta

Bibliografia:

M. James, D. Jongeward (1987), Nati per vincere, Analisi Transazionale, Edizioni San Paolo,Cinisiello Balsamo (Milano).

I. Stewart, V. Joines (1987), L'analisi transazionale, Guida alla psicologia dei rapporti umani, Garzanti Editore.